Ricordi

la macchina del tempo

la macchina del tempo 150 150 Agesci Roma 104

Salve a tutti,
io sono Valerio, ovvero il “misfit” in questa foto che Massimo Galimi, caro compagno di squadriglia, mi ha mandato qualche mese fa, dopo che l’altrettanto cara Alessandra Barbieri mi ha contattato a valle di oltre tre decenni di lontananza dal Gruppo del 104. Contatto provvidenziale perché, complice il sessantesimo, in pochi mesi ho rivisto parte dei compagni scout che avevo ormai perso di vista dagli anni ‘80.
Tutto questo è stato ovviamente motivo di piacere, ma anche di riflessione. Riflessione che, approfittando di questa maledetta quarantena coronavirus, vorrei convogliare in queste righe, che spero possano costituire, almeno per qualcuno della mia generazione, un momento di distrazione e fungere da stimolo per arricchire questo sito con ulteriori vostri pensieri.

Devo innanzitutto premettere che la mia storia scout è un pò particolare, e certamente non esemplare. Come molti ricorderanno, ero un tipo abbastanza irrequieto, finanche fastidioso che, come traspare nella foto, aveva una sua interpretazione personale, probabilmente troppo personale, dello scoutismo e dello stile di vita scout…
Ed è su queste fragili basi che forse solo oggi, dall’alto della mia età che anagraficamente mi inquadra come uomo “maturo”, riconosco compiutamente quanto quegli anni di reparto e noviziato siano stati fondamentali ed irripetibili.
E non mi riferisco all’aver potuto vivere lo scoutismo in modo anarcoide e un po’ strafottente, ma proprio a quello che lo scoutismo offriva.
A noi ragazzi offriva l’opportunità di trovarci insieme all’aria aperta, di dormire in tenda per settimane, di contemplare le stelle, di scalare monti, di camminare per decine di chilometri al giorno, di accamparci in mezzo al nulla, di cucinare e sfamarci … insomma, di affrontare tante prove, ma anche di vederci frequentemente “in borghese”, in occasione di feste, cinema, concerti rock (!) o altro.
Un’opportunità irripetibile di crescita in un momento unico della vita, in cui si abbandona l’infanzia e si muovono in primi passi nell’adolescenza, con quella curiosità, eccitazione e sensazione di avere il mondo nelle mani, e che tutto sia infinito…
Un’esperienza che, prima di raggiungere la più compiuta indipendenza verso la fine dell’adolescenza, si poteva difficilmente compiere in altri ambiti.
Un’esperienza che, inoltre, avveniva in un contesto sano, con trasmissione di valori importanti e condivisibili.
Tutto questo è velocemente riaffiorato, dopo decenni di semi-oblio, incontrando i volti ancora familiari di coloro con i quali ho condiviso questi momenti della mia prima adolescenza e rivedendo le belle foto di Cataldo, vera colonna portante, che ringrazio per la sua dedizione a tutto campo. E tutto questo ha fatto maturare in me la consapevolezza che quegli anni da scout, ed i compagni con cui li ho condivisi, siano stati insostituibili.

Avendo finalmente preso coscienza di quanto vissuto nella mia prima adolescenza, posso ora anche mettere bene a fuoco cosa mi rimane di quegli anni da scout, dopo quasi quattro decenni.
E cosa rimane, oltre a tanti bei ricordi, alcuni dei quali limpidi e cristallini?
Beh, alcuni aspetti saranno senz’altro futili, ma sono orgoglioso di poter dire di non aver mai avuto una valigia o un trolley, e di aver fatto tutti i miei viaggi sempre con il fedele zaino in spalla. E non si tratta di poco, perché lo zaino, anche se “ci spezza”, ripropone quel senso di libertà e quella voglia di esplorare in autonomia che ci riporta proprio all’adolescenza.
Su un piano un pò più serio, rimane il piacere di stare in mezzo alla natura, che è poi sfociato in un corso di studi universitario ed una professione che mi ha portato in tanti bei luoghi incontaminati; luoghi che però a volte richiedevano capacità di adattamento, di sacrificio e più in generale di superare prove, che sono poi altri doni dello scoutismo…
E, in scia, dove mettiamo l’importanza di perseguire i propri obiettivi, di mantenere le proprie convinzioni con coerenza, indipendentemente dalle distrazioni che la vita ci offre?
Ma forse la cosa più importante che rimane è il desiderio di voler evadere da tante ovvietà ed inutilità e, soprattutto, di migliorare ed ottimizzare quello che ci circonda, che confesso non sempre riesce a tramutarsi in opere di bene, ma che rappresenta comunque un baluardo mentale contro le varie inciviltà a cui assistiamo oggi che siamo “arrivati in cima alla nostra vita, e vediamo il mondo in preda ad un assalto”.
Magari tutto questo non sarà esattamente quello che alcuni si aspetterebbero dallo scoutismo; forse mancheranno alcune componenti (la fede, il servizio), ma credo comunque che ciò rappresenti un aspetto non marginale.

E …c’è una morale in tutto ciò?
Certo che c’è: se gli scout hanno fatto bene ad uno come me, che è stato finanche espulso ad un campo (!), possono far bene, e tanto, a chiunque!
Grazie a tutti voi per questo.

Promessa coccinella AGI Roma 45 – 1973 Paola Getuli con Paola Placidi

Promessa coccinella AGI Roma 45 – 1973 Paola Getuli con Paola Placidi 1080 1114 Agesci Roma 104

Un cravattino e 7 punti neri…

Campo di reparto Macchialunga 2014

Campo di reparto Macchialunga 2014 150 150 Agesci Roma 104

1996 – CAMPO ESTIVO

1996 – CAMPO ESTIVO 808 1177 Agesci Roma 104

1996 – CAMPO ESTIVO

1995 – USCITA DI CO.CA.

1995 – USCITA DI CO.CA. 1167 798 Agesci Roma 104

1995 – USCITA DI CO.CA.

1995 – REPARTO ALDEBARAN – SANTI FABIANO E VENANZIO

1995 – REPARTO ALDEBARAN – SANTI FABIANO E VENANZIO 1138 793 Agesci Roma 104

1995 – REPARTO ALDEBARAN – SANTI FABIANO E VENANZIO

1994 – CAMPO PIANO MANCINO – USCITA DI GRUPPO A NETTUNO – CAMPETTO INVERNALE A BORBONA – USCITA DI REPARTO A SANTA MARIA DI GALERIA

1994 – CAMPO PIANO MANCINO – USCITA DI GRUPPO A NETTUNO – CAMPETTO INVERNALE A BORBONA – USCITA DI REPARTO A SANTA MARIA DI GALERIA 150 150 Agesci Roma 104

1994 – CAMPO PIANO MANCINO – USCITA DI GRUPPO A NETTUNO – CAMPETTO INVERNALE A BORBONA – USCITA DI REPARTO A SANTA MARIA DI GALERIA

1993 – THINKING DAY

1993 – THINKING DAY 1097 730 Agesci Roma 104

1993 – THINKING DAY

1993 – NOVIZIATO MAD-EKE’

1993 – NOVIZIATO MAD-EKE’ 1097 730 Agesci Roma 104

1993 – NOVIZIATO MAD-EKE’ – USCITE E ROUTE IN SPAGNA

1992 – NOVIZIATO – ROUTE GRAN PARADISO

1992 – NOVIZIATO – ROUTE GRAN PARADISO 1128 779 Agesci Roma 104

1992 – NOVIZIATO – ROUTE GRAN PARADISO