Sono tanti i ricordi della mia permanenza nel gruppo Roma 104. Tantissimi. E tutti eccezionali.
I Castori – la squadriglia del reparto Icarus nella quale ho trascorso 5 anni di reparto dal 1989 al 1994 – è il ricordo più simbolico del mio passaggio nel gruppo Roma 104, il periodo che più mi ha arricchito in termini di esperienze vissute, insegnamenti ricevuti, valori assimilati, gioia e risate. E si, anche di riflessioni.
Per questo sono e sarò sempre grato ai miei capi reparto che mi hanno accompagnato (e sopportato!) in quel lungo periodo, ma anche ai miei compagni di tenda, di pranzi e cene, di riunioni in tana: la mia squadriglia. Filippo, Guglielmo, Tiziano, Daniele, Chicco.
Castori Uber Alles!
Sì, il grido di Squadriglia originario era Castori!!,,,Uber Alles,,,!
Una sera (ma a noi sembrava notte) mentre dormivamo in tenda al Campo di Vermiglio, si presentano Sergio (Rota Caporeparto) con due Alpini, uno era Capitano e l’altro Caporale. Erano venuti per conoscere la “loro” Squadriglia (come li capisco…) e vollero lasciarci un ricordo, quasi una consegna… era il loro grido “giocoso” e faceva così:
(csq) Cicalicà, cicalicà, cicalicà! (tutti:) CIA’ CIA’ CIA’ !.
Bagurabà, Bagurabà, Bagurabà! BA BA BA !
Cicabagurabà Castori…. URRA’ !
…e noi lo abbiamo fatto nostro.
Buona Caccia ! Silvio